FOSSACESIA (Chieti), 27 LUG - Il Comune di Fossacesia,
nell’ambito del procedimento per il rilascio della concessione di coltivazione di
idrocarburi liquidi e gassosi al largo della Costa dei Trabocchi presentato da
Medoilgas Italia Spa, ha formulato osservazioni tecniche al ministero
dell’Ambiente manifestando l’assoluta contrarietà alla realizzazione del
giacimento di idrocarburi “Ombrina Mare”.
In particolare il Comune di Fossacesia nella delibera di giunta trasmessa al ministero dell’Ambiente, ha
evidenziato che il progetto ricade
in una sona sottoposta a “vincolo” ai sensi e per gli effetti della L.R. 93/94.
Infatti tale legge prevede che “… la
Regione individua i travocchi e il loro intorno, compreso il tratto di mare che
concorre a formare il «quadro d’insieme», quali beni culturali
primari”; pertanto la realizzazione dell’insediamento petrolifero è
vietato ai sensi del comma 17
dell’art. 6 del D.Lgs. 152/2006 che prevede espressamente che “Ai fini di tutela dell’ambiente e
dell’ecosistema, all’interno del perimetro delle aree e costiere a qualsiasi
titolo protette per scopi di tutela ambientale, in virtù di leggi nazionali o
in attuazione di atti e convenzioni dell’Unione europea e internazionali sono
vietate le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di
idrocarburi liquidi e gassosi in mare….”
«Abbiamo
formulato osservazioni tecniche per ridabire la contrarietà
dell’Amministrazione comunale di Fossacesia alla realizzazione di Ombrina Mare –
dichiarano il sindaco Enrico Di Giuseppantonio e il vice sindaco con delega al
Turismo Paolo Sisti – Continueremo
a perseguire tutte le strade possibili, anche giudiziarie, per scongiurare
l’insediamento petrolifero e preservare le bellezze naturalistiche della Costa
dei Trabocchi, garantendo la tutela della salute».
«Il
vincolo previsto dalla L.R. 93/94 che riconosce i trabocchi e il tratto di mare
circostante “beni primari culturali” inibisce le attività di ricerca, di prospezione nonché di
coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare – spiega l’assessore
all’Ambiente Raffaele Di Nardo – Inoltre
la documentazione
progettuale presentata da Medoilgas appare carente delle necessarie
indicazioni, esami e rilievi indispensabili a dimostrare l’esclusione di
ricadute negative sull’ambiente circostante e sulla salute, dei rischi
ambientali e di quelli relativi
alla sicurezza».
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