VASTO (Chieti), 24 LUG - Una città con la vocazione al
turismo dovrebbe essere sempre impegnata nel recupero e nella valorizzazione
dei propri gioielli naturali, storici e artistici.
Purtroppo Vasto non solo non
insegue questo ideale, ma anzi chi la governa sembra animato da una speciale
dedizione nel distruggere quel poco di buono che è sopravvissuto ai massacri
delle varie amministrazioni che si sono susseguite.
Chi si avvicina al Palazzo
d’Avalos non può fare a meno di ammirare, si fa per dire, la folta vegetazione
rigogliosamente cresciuta lungo il lato esterno di Piazza del Popolo/mare,
nonché le meraviglie della mancata ristrutturazione della medesima ala.
Nel cortile si possono poi
contemplare l’acciottolato divelto, raccolto in un barile o accantonato in
alcuni angoli del cortile, alla mercé di tutti (forse un piccolo souvenir per i
visitatori?), lo spettacolare cedimento della pavimentazione nei pressi del
Pozzo e le magnifiche macchie di umidità che “decorano” le pareti interne,
probabilmente causate da rifacimenti errati e/o tardivi, come pure dalla
misteriosa interruzione (oltre 15 metri) della grondaia interna lato sud.
Non va poi dimenticato il mosaico
disegnato dal guano dei piccioni sulla pavimentazione del porticato, per non
parlare dei “caratteristici” bidoni della raccolta differenziata, sapientemente
collocati nell’androne d’ingresso.
In una situazione in cui
l'incuria e il vandalismo brindano fra loro, l'attuale amministrazione
contribuisce alla decadenza del Palazzo.
In questi anni il cortile è stato riciclato in un palazzetto dello sport, pronto ad ospitare ogni tipo di evento, non sempre di carattere culturale, con il silenzioso assenso dei privati che abitano nel Palazzo.
In questi anni il cortile è stato riciclato in un palazzetto dello sport, pronto ad ospitare ogni tipo di evento, non sempre di carattere culturale, con il silenzioso assenso dei privati che abitano nel Palazzo.
Questo uso scriteriato del
cortile ha causato negli anni danni strutturali, ad oggi mai riparati,
tali da indurre nel 2012 la Soprintendenza, a seguito di un sopralluogo congiunto con Vigili del Fuoco ed Asl, a dichiarare la non idoneità del cortile allo svolgimento degli eventi.
Questo provvedimento ha portato la scorsa stagione classiche manifestazioni come "musiche in cortile" ad essere un po' meno in cortile, costringendole a emigrare in altre piazze di Vasto.
tali da indurre nel 2012 la Soprintendenza, a seguito di un sopralluogo congiunto con Vigili del Fuoco ed Asl, a dichiarare la non idoneità del cortile allo svolgimento degli eventi.
Questo provvedimento ha portato la scorsa stagione classiche manifestazioni come "musiche in cortile" ad essere un po' meno in cortile, costringendole a emigrare in altre piazze di Vasto.
Ad aprile, noi attivisti di Vasto
chiedemmo il permesso di utilizzare il cortile per ospitare l'intervento del
deputato del MoVimento 5 Stelle Alessandro Di Battista. La richiesta fu
respinta per motivi d’inagibilità: miracolosamente, adesso il cortile è
ritenuto di nuovo agibile per gli eventi estivi, nonostante non sia stato
realizzato alcun lavoro.
Pertanto la situazione è rimasta
invariata, senza che l’Amministrazione si sia attivata in modo da creare le
sufficienti premesse per riottenere il nullaosta dagli enti preposti, tranne
quello di apertura delle porte di sala Michelangelo e l’accesso ai giardini
d’Avalos considerandole come “via di fuga”.
Ciononostante la scorsa settimana
è stato installato il palco che copre interamente il pozzo, dove si è
verificato il cedimento dell’acciottolato, come se niente fosse. A questo punto
ci chiediamo se è l'amministrazione che non ha particolarmente a cuore le
regole o se è la Soprintendenza che ha abbandonato Palazzo d'Avalos, la Perla
d'Abruzzo e probabilmente di tutto l'Adriatico, ad un futuro sempre più decadente.
Pietro Smargiassi
Consigliere regionale
Movimento 5 Stelle Abruzzo
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