Rinvenuto cadavere sotto il viadotto dell'autostrada

VASTO (Chieti), 26 AGO - Solo l'esame del Dna potrà dire se il cadavere in avanzato stato di decomposizione, ritrovato in tarda mattinata tra le sterpaglie alla base di un pilone di un viadotto della A14, a Vasto, è della 34enne Eleonora Gizzi, scomparsa dal 28 marzo scorso.
   A scoprire il corpo un tecnico della Società Autostrade durante verifiche dei piloni. Lo stato del cadavere non ha reso possibile stabilire se si trattasse di un uomo o di una donna ma secondo quanto si è potuto apprendere, si troverebbe in quel luogo dall'aprile scorso.
   Nonostante le difficoltà del riconoscimento, il papà di Eleonora, Italo Gizzi, accorso subito sul posto, sembra non avere dubbi: "Sono certo che sia lei, me lo sento. La cosa che mi tormenta è che è poco distante da casa ma soprattutto sono luoghi che sono stati battuti da chi la cercava. Non riesco a trovare pace ma io non mi muovo da qui, aspetto finché non mi daranno delle risposte". Il luogo del ritrovamento è in via Salce, proprio a ridosso di un pilone della A14, in un tratto non visibile ai passanti ma in una zona, seppur decentrata, abbastanza trafficata, meno di due chilometri dall'abitazione della famiglia Gizzi.
   Pochi gli elementi trapelati nel corso della giornata: capelli lunghi, altezza 1,60, senza scarpe e con un giubbotto, in posizione fetale su dei cartoni.
   A coordinare le operazioni il vice questore Cesare Ciammaichella. Le indagini sono affidate alla Procura di Vasto, in particolare al pm della Procura di Pescara, Giuseppe Bellelli, in queste settimane applicato nel centro rivierasco. Per i rilievi, oltre alla Scientifica di Vasto, sono giunti in appoggio i colleghi da Lanciano e i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Vasto. A intervenire nell'immediato i Vigili del Fuoco.
  In tarda serata il papà di Eleonora, che era stato tenuto lontano dal luogo del ritrovamento, è stato fatto avvicinare ma non gli è stato consentito di vedere il corpo. "Mi hanno chiamato per farmi parlare con il magistrato ma non mi hanno fatto vedere il cadavere per le condizioni in cui versa. Domani a Chieti ci sarà l'esame del Dna e poi l'autopsia. Per me ci sono degli elementi che mi convincono che sia lei ma aspettiamo domani", ha detto il papà di Eleonora rientrando a casa. E alla domanda se sarà una lunga notte di attesa, Italo Gizzi ha risposto che "sarà lunga come tutte le notti da quel 28 marzo".

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