E’ stata
rinviata a martedì prossimo 10 luglio il processo in Corte d’assise d’appello
de L’Aquila nei confronti di Fabio Di Lello condannato in primo grado a 30 anni
di reclusione dalla Corte d'assise di Lanciano per aver ucciso a colpi di
pistola, il 1° febbraio 2017, Italo d'Elisa, 21 anni. Quest'ultimo il 1 luglio
2016 aveva investito, all'incrocio tra corso Mazzini e via Giulio Cesare, la
moglie di Di Lello, Roberta Smargiassi, 34 anni, causandone la
morte.
Quella di oggi
è stata la giornata, su richiesta degli avvocati difensori, Giuliano Milia e
Pierpaolo Andreoni, dei video che si riferiscono all’incidente mortale di
Roberta e agli spari esplosi da Di Lello davanti a un bar in viale Perth quando
ha lasciato a terra morente il giovane D’Elisa. Difensori che hanno chiesto di
togliere la premeditazione e di concedere le attenuanti generiche oltre a tener
conto della grave depressione diagnosticamente durante il periodo detentivo dal
loro assistito. Nel corso della discussione il procuratore generale Pietro
Mennini e le parti civili, rappresentata dagli avvocati Gianrico Ranaldi e
Pompeo Del Re, che hanno chiesto la conferma della condanna di primo grado per
l’omicidio di Vasto e di non concedere alcun attenuante a Di Lello stante
l’efferatezza del delitto.
Dopo cinque
ore di discussione, il presidente Antonio Catelli ha aggiornato l'udienza a
martedì prossimo quando ci saranno le repliche delle parti e la corte si
ritirerà in camera di consiglio.
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