“Vogliamo svegliare la città
addormentata la cui anima non è morta perché il bene della città deve
interessare tutti”. Si presenta a suon di musica l’avvocato Angela Pennetta
commentando “La mia banda suona il rock” di Ivano Fossati per svelare il
compito che si è data, assieme ai componenti del neonato comitato civico
Arcobaleno, che non è un’entità astratta ma è composta di donne e uomini veri
con le loro storie di vita che vogliono farsi portatori dei malumori dei
cittadini.
E i temi di questa “banda” sono già
arcinoti e sono stati ampiamente diffusi in questi ultimi mesi. La prima battaglia ha riguardato
il tribunale per la sicurezza e giustizia che, in caso di chiusura, ha rimarcato
l’agguerrito avvocato (o preferirebbe farsi chiamare avvocatessa?), farebbe
impoverire la città anche da un punto di vista economico. Seconda crociata ora
per i cinghiali “che tirano più dei tribunali perché toccano tutte le categorie
sociali, gli automobilisti, i motociclisti e i ciclisti”. L’uragano Pennetta
(come dice che la definiscono) ha invitato tutti a sabato prossimo, 15 giugno
nel salone delle Figlie della Croce alle ore 18.00, per ascoltare dagli esperti
come contenere gli ungulati “visto che non sono una tuttologa”.
Uragano Pennetta, che richiama in conferenza stampa a
prendere posto tutti come una maestra d’antan, ha presentato parte della sua già
numerosa squadra partendo dalla segretaria Daniela Di Salvo, la tesoriera Barbara Maragna, Giovanni Atturio, Francesco
Ciaravolo, William Ciccarone, Silvana Corsi, Anna Margareth Ciccotosto, Maria
Daniele, Luigi Gileno, Loredana Lammanda, Maria Liberatore, Biagio Santoro,
Tiziana Smargiassi e Samantha Zaccardi "ma ce ne sono ancora tanti di più".
Comitato civico Arcobaleno di forma circolare sottolinea la Pennetta “dove tutti siamo uguali ma diversi per estrazione politica e sociale”.
Comitato civico Arcobaleno di forma circolare sottolinea la Pennetta “dove tutti siamo uguali ma diversi per estrazione politica e sociale”.
Nel giorno del compleanno di Francesco
Menna ai giornalisti presenti uragano-Pennetta precisa che tutti i selfie fatti
con il sindaco di Vasto “non sono inciuci, perché gli inciuci non gli ho mai
fatti con nessuno né tanto meno li faccio con Francesco Menna. Lui è il nostro
sindaco: è una persona perbene, è un mio amico. Come sindaco per il comitato
civico è il primo interlocutore e rappresenta la città. Così come ci rivolgiamo
all’ottimo presidente e organizzatore del Tribunale Bruno Giangiacomo che
piaccia o non piaccia ai miei detrattori perché rappresentano le istituzioni”.
L’avvocato ha voluto presentare il comitato
“che esiste, io sono solo una servitrice e l’ho presentato con il mio coraggio
perché non ho paura di niente e di nessuno e ringrazio i miei genitori che mi
hanno consentito di stare bene dalla nascita. Se non ci pensa chi non ha
problemi economici chi ci deve pensare a Vasto?”.
E alla domanda se il comitato civico,
come statistiche dimostrano, poi dovesse sfociare in una presenza elettorale,
la Pennetta rispondendo a questa che appare una domanda reiterata e che allarma
l’amministrazione comunale ha detto: “Quello che sarà il mio futuro lo posso
chiedere soltanto a Gesù Cristo perché sono molto credente, mi auguro solo di
non avere un infarto perché è l’unica cosa che mi può bloccare, perché è l’unica
cosa che mi può bloccare”. Ed alzando ancor di più il tono della voce: “Più mi
attaccano e più mi difendo. Cosa farò? Chi lo può dire. Può darsi che la
cittadinanza vede che faccio belle battaglie e che forse avrò dei risultati
qualcuno mi chiederà perché non ti candidi. Mi sentirò con mio figlio, con mia
madre che ha 90 anni, con il mio povero marito che mi sopporta, e forse solo allora farò la scelta
di scendere in campo”.
Pennetta dixit.
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