L’intenso mese di maggio, vissuto nella preghiera per
aiutare nella meditazione a Maria Santissima, è giunto al termine con la
celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Domenico Spagnoli e la
processione tra le navate della chiesa della statua della Santa Vergine che, in
queste settimane, è stata itinerante nelle case e nei condomini della
parrocchia di Santa Maria Maggiore con la recita del rosario.
Don Domenico, a conclusione di questo cammino di preghiera,
ha voluto offrire alla comunità parrocchiale un concerto nella cripta di San
Cesario per delle meditazioni in musica con le voci del Coro polifonico
Histonium “Bernardino Lupacchino del Vasto”.
Nella cripta, con la sua acustica avvolgente, la corale
diretta dal maestro Luigi Di Tullio ha regalato momenti intimi prendendoci per
mano ed entrare nel profondo dell’anima. Il parroco ha accompagnato in questo
percorso in quella che è una dimensione unica del silenzio e delle emozioni
provocate dalle note del canto a cappella “per vivere il bello del canto”.
Nelle sue discrete riflessioni don Domenico ha invitato a vivere l’esperienza
di Dio che non può essere soffocata: “Dio ci dà una vita nuova che dobbiamo
saper ricevere e far crescere” con il contributo della preghiera mariana,
l’ascolto della Parola e l’esperienza eucaristica.
Il Coro Histonium ha proposto un ampio repertorio mariano di
autori contemporanei senza omettere l’esecuzione dell’Ave Maria Tomas Luis de
Victoria, compositore del Cinquecento. Programma di sala che ha offerto anche
il dolore straziante di Maria sotto la croce con le toccanti note dello Stabat
Mater di Nicola Carino, scomparso da diversi anni e già maestro del coro
vastese, o a conclusione l’inno festoso del Salmo 150 che ci invita a lodare
Dio “nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. Lodatelo per
i suoi prodigi, lodatelo per la sua immensa grandezza. Lodatelo con squilli di
tromba, lodatelo con arpa e cetra; lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle
corde e sui flauti. Lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali
squillanti; ogni vivente dia lode al Signore. Alleluia”.
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