"La sanità abruzzese non gode di ottima salute: il 12 % dei cittadini di questa regione rinuncia alle cure per ragioni economiche ed in tanti sono costretti a pagare un conto salatissimo per curarsi nelle strutture private a causa dei lunghi tempi delle liste di attesa. Se questa è la situazione con la quale sono costretti a convivere gli abruzzesi, sembra che la loro condizione sia destinata a peggiorare stante l'immobilismo della Regione Abruzzo, con una programmazione regionale carente che rischia di bloccare gli investimenti e la necessaria riorganizzazione del sistema sanitario. A dimostrazione di ciò vi sono le osservazioni fatte dal Tavolo di monitoraggio che, nella riunione del 30 luglio, ha espresso sulla regione un giudizio impietoso. Nonostante questo, da allora non sono stati compiuti passi in avanti". E' quanto rileva la Cgil Abruzzo dopo aver analizzato il verbale del Tavolo di monitoraggio.
Il sindacato sottolinea, inoltre, come, ad oggi, non siano arrivate risposte circa le richieste di Cgil, Cisl e Uil, supportate dalla raccolta di oltre 17mila firme per l'eliminazione del superticket, il potenziamento della medicina territoriale (al contrario sono stati sottratti 2 milioni di euro per gli investimenti), l'abbattimento delle liste di attesa (il piano regionale approvato a maggio stenta a decollare) e la medicina di genere.
Il sindacato sottolinea, inoltre, come, ad oggi, non siano arrivate risposte circa le richieste di Cgil, Cisl e Uil, supportate dalla raccolta di oltre 17mila firme per l'eliminazione del superticket, il potenziamento della medicina territoriale (al contrario sono stati sottratti 2 milioni di euro per gli investimenti), l'abbattimento delle liste di attesa (il piano regionale approvato a maggio stenta a decollare) e la medicina di genere.
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